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LA DIVISIONE CUNEENSE

 

La storia

 

La Campagna d'Etiopia

 

Il Fronte Occidentale

 

Il Fronte Greco  Albanese

 

La Campagna di Russia

 

I REPARTI

 

4° Corpo d'Armata Alpino

 

A.R.M.I.R.

 

1° Rgt. Alpini

 

2° Rgt. Alpini

 

4° Rgt. Artiglieria Alpina

 

4° Btg. Misto Genio

 

 

 

 

 

 

2° Reggimento Alpini

Il 2° Rgt Alpini venne costituito il 1º novembre 1882 a Bra (CN) al comando del colonnello Federico Queirazza con i battaglioni "Val Pesio", "Col Tenda" e Val Schio". Nel 1885, dopo il riordino dei reggimenti, perde i battaglioni precedenti e assume il comando dei battaglioni "Borgo San Dalmazzo", "Vinadio" e "Dronero".

Già dal 1895-1896 aliquote del reggimento partecipano alla guerra d'Africa.

Nel settembre 1901 la sede del reggimento viene trasferita a Cuneo, presso la Caserma "Vittorio Emanuele II".

Nel luglio 1904 il battaglione "Vinadio" viene rinominato in "Dronero" e il "Dronero" in "Saluzzo", il reggimento ha quindi i seguenti battaglioni sotto ordinati: "Borgo San Dalmazzo", "Dronero" e "Saluzzo".

Nel 1905 partecipa ai soccorsi per il terremoto in Calabria e per il terremoto-maremoto del 1908 in Calabria e Sicilia.

Il 9 agosto 1910 viene assegnato alla Brigata Alpina Julia.

Combatte in Libia con il battaglione "Saluzzo" durante la guerra italo-turca del (ottobre 1911-ottobre 1913) e nella prima guerra mondiale sul fronte orientale nella zona di Tolmezzo e Valle But a guardia del confine carnico.

Alla fine della prima guerra mondiale il reggimento conterà 125 ufficiali e 3053 alpini caduti, oltre 10.000 feriti, 600 decorati di medaglia d'argento e di bronzo al valor militare.

Dopo la fine della guerra parti del reggimento vengono dislocati lungo la linea d'armistizio.

Nell'agosto 1919 tre battaglioni del 2º reggimento vengono impiegati in Albania e vi rimarranno sino all'agosto del 1920 dopo durissimi combattimenti contro gli insorti.

I battaglioni "Dronero" e "Saluzzo" vengono impiegati dal dicembre 1920 al gennaio 1921 per la riconquista della città di Fiume.

L'11 marzo 1926 viene inquadrato alle dipendenze del 1º Comando Brigata Alpina, che diventa IV Comando il 19 ottobre 1933 e, l'11 ottobre 1934, IV Comando Superiore Alpino "Cuneense".

Nel settembre 1935 il battaglione "Saluzzo" viene inquadrato nell'11º reggimento della Divisione Alpina "Pusteria".

Il 31 ottobre 1935 tutti Comandi Superiori vengono riconfigurati in divisioni alpine, il 2º reggimento passa così alle dipendenze della 4ª Divisione Alpina Cuneense.

Nell'aprile 1937 il battaglione "Saluzzo" ritorna alle dipendenze del 2º reggimento.

All'entrata in guerra contro la Francia il reggimento è composto da:

 

·         battaglione "Borgo San Dalmazzo"

·         battaglione "Dronero"

·         battaglione "Saluzzo"

·         2ª sezione sanità

·         615º ospedale da campo

·         22ª sezione salmerie

·         2º nucleo sussistenza

 

Nel 1940 partecipa alla campagna sul fronte occidentale viene poi inviato in Albania, alle dipendenze della Divisione Alpina Cuneense, e successivamente in Grecia e Jugoslavia(dal 7 al 17 aprile 1942).

Il 26 luglio 1942 iniziano le partenze da Borgo San Dalmazzo dei convogli ferroviari destinati a trasportare la Divisione Cuneense sul fronte russo (in totale si conteranno 52 convogli) per una durata di 13 giorni di viaggio.

Il 2º reggimento venne impiegato per essere dislocato nel Caucaso ma venne invece rischierato sulle rive del fiume Don, combatté nelle battaglie cruente di Novo Kalitwa, Rossosch, Annowka, Popowka e Novo Postojalowka.

Rientrarono soltanto 3 ufficiali, 10 sottufficiali e 195 tra graduati e alpini, per il suo eroico sacrificio di vite al reggimento fu assegnata la medaglia d'oro al valor militare.

Venne sciolto il 10 settembre 1943 nella zona di Bolzano a seguito dell'armistizio quando al comando c'era il Ten Col. Silvio Guy.

 

Distintivo di Reggimento e decorazioni alla Bandiera

 

L’elemento fondamentale di questo distintivo trapezoidale è una corda da roccia che gli fa da cornice formando in basso un nodo Savoia da cui si sviluppa un grande «2», numero ordinativo del reggimento. In secondo piano è raffigurata un aquila ad ali aperte che si posa sul nodo Savoia. Fanno da sfondo un cielo azzurro scuro ed una catena montuosa. Dal retro del distintivo, nella parte alta è visibile la parte metallica una piccozza.

Motto del Rgt. "Vigilantes"

 

Il Medagliere

 

Cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia Medaglia d'Oro al Valor Militare

Medaglia d'Argento al Valor Militare Medaglia d'Argento al Valor Militare Medaglia d'Argento al Valor Militare

Medaglia d'Argento al Valor Militare Medaglia di Bronzo al Valor Militare Medaglia d'Argento di Benemerenza sisma 1908

 

           

 

Distintivi delle unità

 

Btg. Borgo San Dalmazzo (1887 - 1945)

Il distintivo triangolare è semplicissimo: su uno sfondo bianco, colore della nappina del battaglione, sono raffigurati una coppia di sci, una piccozza ed una corda da roccia; lungo i lati superiori è riportato il nominativo del battaglione, lungo quello inferiore compare la scritta: «2° ALPINI». Tutte le scritte, a lettere piene, sono graficamente eleganti. Di questo distintivo sono stati coniati 1024 esemplari, commissionati dal Comando del battaglione che aveva sede a Cuneo.

Motto del Btg "Alpium eques et custos" (Cavaliere e custode delle Alpi)

 

       

 

Btg.  Dronero (1887 - 1945)

Il distintivo è di forma romboidale con i lati superiori arcuati. In primo piano è raffigurata un’aquila dalle ali alzate posata sullo stemma araldico della Città di Dronero: «troncato di rosso e d’argento caricato da un’aquila caudata di drago e coronata», in secondo piano, in posizione verticale, una penna con la nappina rossa del “Dronero”. Fanno da sfondo una montagna verde ed un cielo azzurro. Lungo il lato inferiore destro è riportato il nome del battaglione «BTG. DRONERO».

Motto del Btg. "I l’oma fait pulissia" (Abbiamo fatto pulizia).

 

       

 

Btg.  Saluzzo (1887 - attuale)

Il distintivo dalla forma circolare, con il bordo irregolare, è costituito fondamentalmente da un grande «2», numero ordinativo del reggimento, appoggiato ad uno scudo a targa con lo stemma araldico della Città di Saluzzo che è: troncato d’azzurro e d’argento caricato da una «S» costituita da due delfini affrontati che addentano una mela. Di fianco allo scudo è raffigurata una stella alpina ed al di sopra due pigne. Il tutto è circondato da un cartiglio con il motto del battaglione «DROIT QUOI QU ‘IL SOIT» Questo distintivo deriva direttamente dal Kappenabzeichen (distintivo che i soldati austriaci portavano sul lato destro del copricapo durante la 1ª G.M.) del Gebirgeschützen Reg.1 (1° reggimento Cacciatori da montagna Ne differisce per la presenza del «2»al posto dell’«1» e dello stemma araldico di Saluzzo al posto del blasone del Ducato di Carinzia.

Motto del Btg. "Droit quoi 'il soit" ( vai diritto a qualunque costo).

 

       

 

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Ultimo aggiornamento 08 gennaio 2015