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Storia degli Alpini

 
· Cronologia
 

Guerra Bianca

 

Personaggi

 

 

 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

1872

15 ottobre: Regio Decreto n. 1056 riguardo il riordinamento dei distretti militari. Il Ministro della Guerra, Generale Cesare Francesco Ricotti-Magnani, convinto dall'articolo di Perrucchetti e dalle idee di Ricci, per evitare le lungaggini burocratiche, politiche e di bilancio, dovute alla creazione di un nuovo corpo, inserisce un allegato al regio decreto che assegna 15 nuove compagnie a 7 distretti montani degli aumentati 62 nazionali. Dette compagnie composte da 120 uomini ciascuna reclutati in area regionale saranno dotate di muli e denominate Compagnie Alpine, con compiti di milizia territoriale.

Camuffati da distrettuali nascono cosi gli Alpini. (15/10/1872)

Le prime 15 compagnie formate con le giovani reclute nate nel 1852, erano cosi dislocate:

 

1a Cp. Borgo S. Dalmazzo

2a Cp. Demonte

3a Cp. Venasca

4a Cp. Luserna S. G.

5a Cp. Fenestrelle

6a Cp. Oulx

7a Cp. Susa

8a Cp. Aosta

9a Cp. Bardonecchia

10a Cp. Domodossola

11a Cp. Chiavenna

12a Cp. Sondrio

13a Cp. Edolo

14a Cp. Pieve di Cadore

15a Cp. Tolmezzo.

 

1873

Le uniformi erano quelle in dotazione alle compagnie distrettuali di fanteria aventi come copricapo il tradizionale kepi con la stella a 5 punte.

25 marzo: quale distinzione come corpo speciale furono dotati di un nuovo cappello: una bombetta rigida di feltro nero con la stella di metallo argentato della fanteria in posizione frontale recante il numero del distretto di appartenenza, sul lato destro una coccarda tricolore con al centro, in rilievo su un bottone bianco, la croce sabauda, dietro la coccarda era infilata una penna nera di corvo, per gli ufficiali la penna era d'aquila. Subito diventato simbolo degli Alpini. Furono inoltre armati con i nuovi fucili Vetterli 1870.

30 settembre: L'art. 25 della legge di ordinamento ufficializzava l'esistenza delle compagnie alpine, nel numero da fissarsi secondo le esigenze del servizio. Le 15 compagnie sono portate a 24 e ripartite in 7 reparti alpini ciascuno al comando di un Ufficiale superiore.

 

1875

Gennaio: I 7 reparti alpini, aumentati in organico, (250 uomini e 5 ufficiali per compagnia), diventano Battaglioni formati da 3 o 4 compagnie

 

1°            CUNEO
2°            MONDOVI'
3°            TORINO (Susa)
4°            TORINO (Chivasso)
5°            COMO
6°            TREVISO
7°            UDINE

 

Le unità alpine, in considerazione del valore strategico dell'arco alpino, continuano a crescere. Veranno in seguito costituite le prime cinque batterie da montagna.

 

1878

I battaglioni diventano 10 composti da 36 compagnie per un totale di circa 9.000 Alpini.

Vennero assegnate ad ogni battaglione una sede estiva ed una invernale.

 

1880

17 novembre: in sostituzione del generico stellone viene adottato un nuovo fregio in metallo argentato, raffigurante un'aquila coronata con artigli poggiati su una cornetta, una piccozza e un'ascia, due moschetti incrociati e fronde di quercia e alloro, il disco al centro della cornetta portava impresso il numero del battaglione. La coccarda tricolore fu spostata davanti sotto l'aquila, al suo posto fu applicata una nappina di lana rossa uguale per tutti i battaglioni con ricamato nel centro nero il numero della compagnia. Il cappello degli ufficiali superiori si distingueva con una penna bianca al posto di quella nera, la nappina era in metallo argentato con la croce sabauda, per gli ufficiali la penna era d'aquila sempre con nappina metallica e i gradi cuciti a V rovesciata dietro la penna.

 

1882

Con il Regio Decreto del 5 ottobre vengono raddoppiate le compagnie che diventano 72 ordinate su 20 battaglioni, i quali non saranno più contraddistinti da un numero ma dal nome della zona di reclutamento alla cui difesa erano destinati. I battaglioni vengono raggruppati in sei nuovi Reggimenti: 1°- 2°- 3°- 4°- 5°- 6°- Alpini. Il numero del battaglione sul fregio fu sostituito da quello del reggimento. Per distinguere l'appartenenza ai vari battaglioni, la truppa e i sottoufficiali, addottarono una nappina di colori diversi: bianca per il primo battaglione del reggimento, rossa per il secondo, verde per il terzo e blu per i battaglioni speciali o di servizio.

 

1883

Con il Decreto del 16 giugno agli alpini veniva conferita una precisa identità di corpo.

Il Ministro della Guerra stabiliva che anche gli alpini avessero la loro "divisa", fiamme (mostrine cucite sul bavero della giubba) e manopole (parte finale della manica) diventavano di colore verde universalmente riconosciuto come distintivo delle truppe di montagna.

Per ogni altro dettaglio, la giubba ed i pantaloni mantenevano gli attributi della fanteria, ovvero filettatura e bande di colore scarlatto.

 

1887

Viene istituito uno speciale Ispettorato delle truppe alpine che riunisce i reggimenti in un unico comando.

Nasce a Torino il primo Reggimento di artiglieria da montagna, su 9 batterie, armato con pezzi da 75 mm.

Con il Regio Decreto del 10 luglio a Conegliano Veneto si costituisce un nuovo Reggimento alpini il 7° su 9 compagnie in 3 battaglioni: Feltre, Gemona e Pieve di Cadore.

Viene costituito su 4 compagnie il 1° Battaglione Alpini d’Africa inquadrato nel Corpo Speciale d'Africa, inviato in Eritrea per ristabilire l'autorità nella colonia italiana dopo l'eccidio di Dogali.

 

1888

I muli, fedeli ed instancabili compagni degli alpini, furono aumentati da uno a otto per compagnia.

Il fucile Vetterli 1870 fu sostituita da un nuovo modello a ripetizione, il Vetterli-Vitali mod. 70/87.

Con il nuovo ordinamento della Milizia Mobile furono assegnate alle unità dell'Esercito Permanente 38 compagnie alpine e 15 batterie da montagna

 

1892

Gli alpini sono fra i primi ad essere dotati del nuovo fucile del Regio Esercito il Mod. 91

1896

Gli alpini, sempre con il 1° Battaglione d'Africa: 4 compagnie al comando del Tenente Colonnello Davide Menini, hanno il loro battesimo del fuoco nella tragica battaglia di Adua. Il battaglione, 530 alpini, era inquadrato in una delle 4 brigate comandate dal Generale Baratieri per un totale di circa 18.000 uomini compresi gli "ascari"(soldati indigeni). All'alba del 1 marzo il corpo di spedizione italiano fu attaccato da 120.000 abissini del negus Menelik II, la sconfitta fu inevitabile. Morirono circa 5.900 tra italiani e ascari, le perdite abissine furono stimate tra 7.000 e 12.000 morti. Gli alpini pagarono il primo di tanti tributi di sangue lasciando sul campo oltre 400 uomini tra questi il comandante Ten. Col.Menini e il Capitano Pietro Cella, che sarà la prima medaglia d'oro al valor militare degli alpini.

 

1902

Nel 1902 si cercò di imitare il sistema austriaco delle brigate da montagna sostituendo l'Ispettorato con tre comandi denominati "Gruppo Alpino".
Dopo un periodo di prova con il 3° reggimento, gli alpini adottano un nuovo mezzo di locomozione: gli sci; si formano le prime "compagnie skiatori".

 

1905

Un plotone della 45a compagnia del Battaglione Morbegno, 5° Reggimento Alpini, sperimenta un nuovo tipo di divisa di colore grigio per questo sara’ denominato “Plotone grigio”.

La nuova divisa dopo varie prove e modifiche diventa "grigioverde" e nel 1908 sara adottata da tutto il Regio Esercito

1909

Con i battaglioni Tolmezzo, Gemona e Cividale il 1° ottobre è costituito l'8° Reggimento Alpini al comando del leggendario Col. Antonio Cantore.

Sono aboliti i gruppi alpini, si tornò al vecchio sistema, ricostituendo l'Ispettorato, che comprendeva: 22 battaglioni ridistribuiti su 8 reggimenti alpini. 2 reggimenti di artiglieria da montagna ordinati in 24 batterie su 8 gruppi e i nuclei di mobilitazione della Milizia Territoriale con 75 compagnie in 22 battaglioni

 

1910

Con le nuove divise grigioverdi agli alpini venne dato in dotazione un nuovo cappello anch'esso di colore grigioverde in feltro non rigido e con la parte posteriore della tesa rivoltata all'insù.

Cambiò anche il fregio non più in metallo ma ricamato in filo verde, raffigurante un'aquila ad ali aperte con gli artigli poggiati a una cornetta su due fucili incrociati.

Il cappello degli ufficiali si differenziava solo dal fregio in filo argentato e dai materiali di rifinitura più pregiati. Penna, colore delle nappine e disposizione dei gradi rimasero immutati.

Anche l'artiglieria da montagna fu dotata del nuovo copricapo e ridenominata Artiglieria Alpina la nappina era rossa per tutti i reggimenti con nel centro il numero della batteria su sfondo nero, nel fregio due cannoni incrociati al posto dei fucili e il filo di ricamo dorato per gli ufficiali. Nei periodi bellici, per questioni mimetiche, tutti i fregi erano ricamati in filo nero.

Da qui ai giorni nostri, a parte qualche piccola modifica, il Cappello Alpino rimane immutato, unico capo rimasto di colore grigioverde dell'abbigliamento militare italiano

1911

L'Italia dichiara guerra alla Turchia per i territori coloniali della Libia.

Il 5 ottobre il Regio Esercito sbarca a Tripoli.

Con loro alcuni battaglioni alpini e gruppi di artiglieria da montagna.

 

1912

Fino al 1914 sono impegnati nel deserto libico i battaglioni: Fenestrelle, Saluzzo, Mondovi’, Susa, Ivrea, Verona, Feltre, Edolo, Tolmezzo e Venzone. Nell’ottobre 1912 fu costituito a Zanzur, in Tripolitania, l'8° Reggimento Alpini speciale, con i battaglioni: Susa del 3°, Vestone del 5°, Feltre del 7° e Tolmezzo dell’8°, sempre al comando del Col. Antonio Cantore. Si iniziavano a scrivere le prime pagine delle leggendarie imprese degli Apini.

 

1914

L’Arciduca d’Austria Francesco Ferdinando viene assassinato a Sarajevo da uno studente serbo. Il 28 luglio l’Austria dichiara guerra alla Serbia. Nel giro di un mese , per un intricato sistema di alleanze e interessi, i piu’ importanti stati d'Europa, il Giappone e la Turchia, si ritrovano in guerra.

Nel 1917 anche gli Stati Uniti entreranno nel conflitto.

 

1915

Il 23 maggio: con la dichiarazione di guerra all'Austria-Ungheria, inizia per l'Italia la prima guerra Mondiale, il 24 le truppe italiane si attestano sulla linea del fronte. Per gli alpini, creati per difendere le Alpi, giunge il momento di dimostrare il loro valore.

I gia’ mobilitati battaglioni delle milizie (denominati con il nome di valli alpine i Btg.territoriali e con il nome di un monte i Btg. mobili) sono inseriti nei Reggimenti permanenti i quali, contraddistinti da una lettera, assumono il nome di "Gruppo" e dotati di artiglieria da montagna e compagnie di servizi vari sono impiegati secondo le esigenze, singolarmente o raggruppati in "Raggruppamenti".

Durante la guerra ai gruppi furono assegnati i plotoni mitragliatrici, i reparti lanciabombe e scalatori e i battaglioni sciatori di nuova costituzione. In seguito, ai gruppi fu data una fisionomia propria e contrassegnati da un numero, erano generalmente cosi composti: 3 battaglioni permanenti, 3 battaglioni territoriali (valle), 3 battaglioni mobili (monte), alcuni con battaglioni sciatori, 1 Gruppo di artiglieria da montagna, compagnie di mitraglieri e scalatori. Gruppi e raggruppamenti contribuirono a formare alcune Divisioni Alpine, che comprendevano anche reparti di altre armi. La 52a Divisione Alpina che combattè sull'altipiano di Asiago era formata da 18 battaglioni alpini su 22 totali.

Fu una guerra di uomini, combattuta sulle Alpi dagli Alpini insieme alle eroiche Brigate di Fanteria, ai Bersaglieri e agli instancabili soldati lavoratori del Genio. Le penne nere portarono i cannoni sulle alte creste oltre i 3.000 metri, scavarono chilometri di gallerie nei ghiacciai e nella nuda roccia, costruirono ardite funivie, furono sepolti nelle esplosioni della guerra di mina, leggendarie imprese di eroici rocciatori, assalti all'arma bianca contro un rivale non meno valoroso; Kaiserjäger, Standschützen e Landeschützen, anche loro duri montanari con comuni nemici il freddo e le insidie della montagna.

Nascono in questi momenti le canzoni che contribuiranno a rendere leggendario il corpo degli alpini. Ancora oggi i ghiacciai restituiscono i resti di qualcuno di questi valorosi soldati le cui spoglie, con i dovuti onori, verranno portate in uno dei tanti cimiteri di guerra dove signora morte rende tutti fratelli, senza bandiere e gradi.

Tutti Eroi. Non dimentichiamoci di loro!

1918

4 novembre: dopo 3 anni e 6 mesi di guerra Italia ed Austria firmano l'armistizio. La grande guerra è finita, i caduti italiani sono 650.000, i feriti 947.000, prigionieri e dispersi 600.000. In Europa i morti si contano a decine di milioni. gli alpini mobilitati furono 336.032 e gli artiglieri da montagna 62.580. Su questi quasi 400.000 uomini, i caduti furono 85.332 (21,4%), i feriti 82.247 (20,6%), i dispersi 41.000 (10,3%).

 

1919

Finita la guerra furono sciolti i gruppi, i Raggruppamenti e le Divisioni. Ritornarono gli 8 Reggimenti, a cui si aggiunse il 21 novembre il di nuova costituzione. I 9 Reggimenti furono distribuiti su 4 comandi di brigata.

Luglio. Nasce a Milano l’Associazione Nazionale Alpini fondata da un gruppo di reduci, primo presidente Daniele Crespi.

 

1920

Il 20 aprile i 4 comandi di brigata furono sostituiti da tre comandi di Divisione.

Settembre: prima adunata nazionale Alpini sull’Ortigara.

In seguito gli Alpini in congedo si riuniranno sempre ogni anno, escluso il periodo bellico (1940 - 47).

 

1923

Con il Decreto del 7 gennaio viene definito l'Ordinamento di pace, i 3 comandi di Divisione diventano Comandi di Raggruppamento alpino ognuno formato da 3 reggimenti alpini e un reggimento di artiglieria da montagna.

 

1926

Con il Regio Decreto del 11 marzo per il riordinamento dell'esercito, sono sostituiti i Comandi di Raggruppamento con 3 Brigate Alpine cosi composte:

 

1ª Brigata: Rgt. 1°, 2°, 3° e 4° Alpini e 1° Art. Mont.

2ª Brigata: Rgt. 5°, 6° e 7° Alpini e 2° Art. Mont.

3ª Brigata: Rgt. 8° e 9° Alpini e 3° Art. Mont.

 

Nel 1933 verra’ aggiunta una nuova brigata la 4ª.

 

1929

Per volere del regime fascista l'Associazione Nazionale Alpini (ANA) è trasformata in 10° Reggimento Alpini e la sede da Milano è trasferita a Roma, dove resterà fino all'armistizio del settembre 1943.

 

1934

Con la legge del 11 ottobre sul riordino dell'esercito, le quattro Brigate sono trasformate in Comandi Superiori Alpini.

9 Gennaio, viene inaugurata ad Aosta la Scuola Centrale Militare di Alpinismo, detta anche "Universita degli Alpini", per dare un'istruzione sci-alpinistica agli Ufficiali e Sottufficiali e studiare equipaggiamenti e armi.

 

1935

Il 31 ottobre il nuovo ordinamento dell'esercito trasforma i Comandi Superiori Alpini in Divisioni Alpine. Oltre il numero sono identificate anche dal nome della zona di appartenenza:

 

 1ª Taurinense, 2ª Tridentina, 3ª Julia, 4ª Cuneense

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Nasce una nuova specialita’ il Genio Alpino: le Divisioni Alpine comprenderanno nell'organico anche una compagnia mista del Genio. Il 31 dicembre viene costituita la 5ª divisione alpina Val Pusteria, formata con i Reggimenti Alpini 7°(Btg. Feltre. Pieve di Teco, Exilles), l'11° Alpini di nuova costituzione (Btg. Trento, Intra, Saluzzo), 5° Reggimento Artiglieria Alpina (Gruppi Lanzo e Belluno), la 5° compagnia Genio Alpino e 2 battaglioni di complemento. Fu subito inviata in Africa sulle alture etiopi, inquadrata nel corpo di spedizione italiano per la conquista dell'Abissinia.

 

1937

Viene formato il 12° Reggimento Alpini, per sostituire in patria il 7° dislocato in Etiopia, sarà sciolto l'anno dopo.

Aprile: La Pusteria rientra in Italia. Non rientra il battaglione alpino Uork Amba cosi denominato perche nella battaglia di Tembien (27 febbraio 1936) il VII battaglione complementi della Pusteria si distinse nella conquista di una delle due vette del monte Amba Uork. Il glorioso Btg. Speciale Alpini d'Africa Uork Amba fu distrutto a Cheren (Etiopia) nel 41, in una lunga battaglia contro le truppe inglesi, e non più ricostruito.

 

1939

7 aprile: Operazione O.M.T -Oltre mare Tirana- un corpo di spedizione italiano (22.000 uomini) occupa militarmente l'Albania.

15 aprile: Si imbarca a Bari la 3ª Divisione alpina Julia destinata a presidiare la zona di Scutari.

Le compagnie miste Genio delle divisioni sono elevate a Battaglione.

 

1940

10 giugno: L’Italia entra in guerra a fianco dei nazisti, con la dichiarazione di guerra alla Francia e all’Inghilterra.

 

21 giugno: Inizia l'offensiva italiana lungo l'arco alpino occidentale, Sono impiegate le divisioni alpine: Taurinense, Cuneense, Tridentina e Pusteria.

Le operazioni dell'esercito italiano durano solo 5 giorni con scarsi risultati dovuti al freddo e alla dura opposizione delle forze francesi.

 

24 giugno: L'armistizio firmato a Roma fra Italia e Francia già duramente provata dall'invasione tedesca, pone fine alla piccola guerra.

 

28 ottobre: Mussolini decide di invadere la Grecia. Le armate italiane, 105.000 uomini, tra questi anche gli alpini della Julia, iniziano l'avanzata, ma dopo un primo slancio sono costrette a ripiegare ed attestarsi in territorio albanese. In novembre sono inviate in Albania la Pusteria e la Tridentina, seguite in dicembre dalla Cuneense. Le penne nere dimostrarono ancora una volta il loro valore combattendo eroicamente nel duro inverno sulle alture albanesi e greche.

 

1941

All'inizio della primavera parte la controffensiva degli italiani in Albania, favoriti dal fatto che il 6 aprile la Germania dichiara guerra alla Jugoslavia e alla Grecia. In soli 15 giorni le truppe tedesche costringono i greci a firmare la capitolazione a Làrisa il 21 aprile, il 27 i panzer di Hitler entrano ad Atene. La guerra di Grecia è finita. Perdite italiane nei sei mesi della campagna di Grecia: 13.755 morti, oltre 50.000 feriti, 12.368 congelati gravi e 25.067 dispersi.La Cuneense e la Pusteria sono impiegate in jugoslavia per contrastare la guerriglia partigiana.

 

15 Novembre: Viene costituita ad Ivrea la 6ª Divisione Alpina Alpi Graie con il 3° e il 4° gruppi alpini "valle" di complemento e Battaglioni provenienti dalle altre divisioni alpine. Fu subito impiegata in Jugoslavia nella guerra partigiana. Nel novembre 1942 il 3° Gruppo Alpini Valle fu inviato in Francia come rinforzo ai reparti d’occupazione fino all'armistizio.

 

1942

La notte del 28 marzo un siluro lanciato da un sommergibile inglese colpisce e affonda il piroscafo "Galilea". A bordo, in ritorno dall'Albania, l'intero Battaglione Gemona della Julia e i feriti di tre ospedali da campo, le difficili condizioni del mare ostacolano i soccorsi.

Erano imbarcati 1.275 uomini se ne salvarono solo 354.

Aprile: Con le divisioni Tridentina, Cuneense e Julia si inizia a costruire il corpo d'armata alpino per il fronte orientale, nell'intenzione di potenziare il C.S.I.R. (Corpo di Spedizione Italiano in Russia) circa 60.000 uomini inquadrati su 3 divisioni di Fanteria presenti in terra sovietica dal luglio del 41, inviate da Mussolini per affiancare la Wehrmacht di Hitler nell'invasione dell'Unione Sovietica.

 

Il XXX battaglione Guastatori del Genio è dotato di cappello e inquadrato nel C.d A. Alpino. Nascono i Guastatori Alpini

La Taurinense, che dopo la piccola guerra contro la Francia era rimasta in Italia, è dislocata in Montenegro impiegata nella dura lotta contro i partigiani jugoslavi fino al settembre del 43. La Pusteria è trasferita a presidio dell'Alta Savoia, la Alpi Graie in Liguria, dove rimangono fino all'armistizio.

Luglio: Circa 57.000 effettivi compongono il Corpo d'Armata Alpino, che agli ordini del GEN. C.d.A. Gabriele Nasci inizia il trasferimento verso il fronte orientale. Ne fanno parte:

 

Divisione Alpina Tridentina Gen. Luigi Reverberi con i reggimenti:

5° (Battaglioni Morbegno, Tirano e Edolo)

6° (Battaglioni Verona, Val Chiese e Vestone)

2° Artiglieria Alpina (gruppi Vicenza, Bergamo e Val Camonica),

2° battaglione misto Genio.

 

Divisione Alpina Julia, Gen.Umberto Ricagno, con i reggimenti:

8° (Battaglioni Tolmezzo, Gemona, Cividale)

9° (Battaglioni Vicenza, L'Aquila, Val Cismon),

3° Artiglieria Alpina (Gruppi Udine, Conegliano, Val Piave)

3° battaglione misto Genio.

 

Divisione Alpina Cuneense, Gen. Emilio Battisti con i reggimenti:

1° (Battaglioni Ceva, Pieve di Teco, Mondovì),

2° (Battaglioni B.S.Dalmazzo, Dronero, Saluzzo),

4° Artiglieria Alpina (Gruppi Pinerolo, Mondovì, Val Po),

4° battaglione misto Genio.

 

Il XXX battaglione guastatori per Corpo d’Armata Alpino,un Btg. Genio Artieri, fotoelettricisti, un Btg. Misto Genio Trasmissioni, il Battaglione sciatori Monte Cervino.

Fanno parte dell' A.R.M.I.R. (Armata italiana in Russia) il nuovo corpo di spedizione, forte di 230.000 effettivi, che ingloba e sostituisce il C.S.I.R. Inizialmente le penne nere dovevano essere schierate sulle alture del Caucaso, ma il comando tedesco decise di impiegare gli Alpini sul fronte del fiume Don, in pianura, terreno poco adatto a truppe addestrate ed attrezzate per la guerra in montagna. Le divisioni vennero schierate a sud di Voronez,alla sinistra delle linee tedesche,

 

19 novembre: i sovietici rompono il fronte della 3a Armata romena e della 4a Armata tedesca.

 

10 dicembre: l'8a Armata italiana, composta da 220.000 uomini e 7.000 ufficiali, è schierata: la densità in linea è di un soldato ogni sette metri

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11 dicembre: l'Armata Rossa inizia la battaglia di logoramento contro il II Corpo d'armata italiano (Operazione Saturno).

 

16 dicembre: inizia la battaglia di rottura. Entrano in campo i carri armati e l'aviazione sovietica per una manovra a largo raggio.

La difesa dell'ARMIR vacilla.

 

19 dicembre: punte corazzate sovietiche raggiungono con una manovra aggirante le retrovie italiane.

 

l 20 e il 21 i sovietici completano l'attacco. Inizia la ritirata italiana con due colonne, la prima formata dalle divisioni Ravenna, Pasubio, Torino; la seconda da aliquote della Pasubio, dalla Celere, e dalla Sforzesca.

 

24 dicembre: la prima colonna italiana, chiusa nella conca di Arbusovka, rompe l'accerchiamento ma parte della Pasubio e della Torino restano accerchiate a Certcovo.

 

Nella notte del 28 dicembre anche la seconda colonna italiana raggiunge le linee tedesche a Skassisrkaia. Il Corpo d'armata alpino (divisioni Cuneense, Julia e Tridentina) è ancora schierato sul fronte del Don

 

1943

15 gennaio: una ventina di carri armati sovietici irrompe su Rossosch, sede del comando del Corpo d'armata alpino, che è costretto a muovere a est, verso Podgornoje.

17 gennaio: all'alba il Corpo d'armata alpino è praticamente accerchiato. Alle 10.00 riceve l'ordine di ripiegare dal generale Gariboldi. Inizia una ritirata a trenta gradi sotto zero.

18 gennaio: la situazione si aggrava ulteriormente; uomini sfiniti ripiegano disordinatamente, mentre molti muoiono di congelamento e per i continui tentativi russi di fermare la ritirata. La marcia continua fino al 25 gennaio mentre la Julia e la Cuneense si sacrificano nella difesa.

26 gennaio: alle 12.00 la Tridentina, unica delle divisioni italiane ancora in grado di combattere giunge nei pressi di Nikolajewka presidiata da numerose unità dell'armata rossa, comincia l'ultima battaglia. Nel tardo pomeriggio, vista la dura resistenza dei sovietici ai ripetuti attacchi dei suoi alpini, il comandante della divisione generale Luigi Reverberi sale su un semovente tedesco, incita gli uomini con il grido “Tridentina Avanti!”, divenuto poi il motto della Tridentina. Un'enorme massa di uomini stremati si rovescia sul villaggio travolgendo le difese dei russi mettendoli in fuga. Per questo gesto il Gen. Reverberi sarà insignito della medaglia d’oro al valor militare. Rotto l'accerchiamento si riesce a proseguire.

 

31 gennaio: i primi uomini della Tridentina raggiungono gli avamposti tedeschi. A Scebekino gli alpini sfilano di fronte al generale Gariboldi: circa 20.000 uomini sono usciti dalla sacca. La Tridentina prosegue ancora per 700 chilometri per raggiungere Slobon.

 

marzo-maggio: l'ARMIR rimpatria. La partecipazione italiana alla guerra di Russia ebbe nella tragedia dell’annientamento dell’8ª Armata 25.000 caduti in battaglia, vi furono 70.000 prigionieri di cui solo 10.000 restituiti e ben 60.000 deceduti nei campi di prigionia sovietici. Tra dispersi, caduti sul campo, morti in prigionia la Tridentina perse 4.926 alpini, la julia 7.280 e la Cuneense 9.161, praticamente distrutta.

Rientrate in Italia, le divisioni alpine sono dislocate nelle zone di appartenenza per essere riorganizzate.

 

Il Maggiore Paolo Caccia Dominioni di Sillavengo reduce dalle gloriose imprese con i suoi Guastatori nei deserti africani, è posto al comando del neo costituito XXXI Battaglione Guastatori del Genio Alpino con sede ad Asiago, forte di più di 1.000 uomini, il reparto avra vita breve a causa dell'armistizio.

 

8 Settembre: Il Maresciallo Badoglio, capo del governo, annuncia che l'Italia ha chiesto e ottenuto l'armistizio con le forze alleate, lasciando l'esercito senza disposizioni o direttive. I tedeschi occupano l'Italia considerando gli italiani nemici e traditori. Molti alpini vengono deportati in Germania nei campi di lavoro, altri si uniranno alla resistenza, altri ancora si arruoleranno nell'esercito della nuova Repubblica Sociale Italiana, (R.S.I.).

Le 5 divisioni alpine cessano di esistere.

 

4 Dicembre:a Nardò in Puglia, viene costituito il Battaglione Alpini Piemonte che entra a far parte del Corpo Italiano di Liberazione, seguito alla fine del 44 dal Battaglione Alpini l'Aquila anch'esso di nuova costituzione. Inquadrati nel Reggimento Fanteria speciale Legnano parteciparono alla guerra di liberazione al fianco delle truppe alleate.

 

Viene sciolta in Montenegro la Div. Alpina Taurinense, i superstiti insieme ai resti della Divisione di Fanteria Venezia costituiscono la Divisione Italiana Partigiana Garibaldi, inquadrata nell'esercito di Tito per la liberazione della Jugoslavia
 

1944

1 gennaio nella Repubblica Sociale Italiana, fondata da Mussolini dopo l'armistizio, si ricostruisce il nuovo esercito con 4 divisioni, una di queste è la Divisione Alpina Monterosa composta da ufficiali e sottufficiali del regio esercito arruolatisi volontari dopo l'8 settembre e dalle nuove leve delle classi 1923-24 chiamate alle armi dal governo della R.S.I.

Furono inviati in Germania per essere addestrati dai soldati tedeschi. La Divisione a ranghi completi, per un totale di 20.000 uomini, rientrò in Italia a fine luglio,divisa in tre gruppi di combattimento, fu impiegata per difendere la penisola dagli alleati che dopo lo sbarco in Sicilia avanzano da sud.

La Monterosa era composta da 3 reggimenti:

 

1° Rgt Alpini - Btg: Aosta, Bassano e Intra (ognuno su 5 compagnie).

2° Rgt Alpini - Btg: Brescia, Morbegno e Tirano (ognuno su 5 compagnie).

1° Rgt Artiglieria Alpina - Gruppi: Aosta, Bergamo e Vicenza.

 

I Battaglioni divisionali: Pionieri, Collegamenti, Trasporti, Sanità e Intendenza, Compagnie caccia carri e Comando. A fine gennaio del 1945 entrò a far parte della divisione il Battaglione alpini Cadore.

 

1945

25 Aprile, il c.l.n. (Comitato di Liberazione Nazionale) ordina l'insurrezione generale, i partigiani occupano le principali citta’ del nordItalia alcuni giorni prima dell'arrivo degli alleati. Mussolini, travestito da soldato tedesco, tenta di raggiungere la Svizzera con una colonna dell'esercito germanico in ritirata, ma viene catturato e giustiziato dai partigiani insieme ad altri gerarchi fascisti il 28 Aprile a Dongo sul lago di Como.

 

1 Maggio, tutta l'Italia settentrionale è libera. Con la ratifica della resa della Germania l'8 Maggio a Berlino, si pone fine alla seconda guerra mondiale in Europa, il costo in vite umane per l'Italia è di 320.000 soldati e 85.000 civili. Il 2 Settembre dopo 2 bombe atomiche anche il Giappone firma la resa. Il costo mondiale di questa immane tragedia è spaventoso, 55 milioni di morti.

 

1946

Il 1° Aprile Si ricostituisce a Padova il primo reparto alpino del dopoguerra, è l'8° Reggimento Alpini Tolmezzo.

 

1947

Parigi 10 febbraio, l'Italia firma il trattato di pace con gli stati vincitori, si potrà cosi ricostruire il nuovo Esercito Italiano con una nuova fisionomia, approntato unicamente a scopo difensivo della frontiera, con un particolare riguardo al confine orientale. Gli Alpini si rendono ancora indispensabili.

 

1948

Si iniziano a ricostruire Reggimenti e Battaglioni Alpini.

1 Luglio riapre ad Aosta la Scuola Militare Alpina (Smalp) riprendendo tutte le attivita atte all'addestramento di ufficiali e sottufficiali che andranno a formare i quadri delle nuove truppe da montagna.

 

Si costituiscono i primi Battaglioni da posizione per presidiare le fortificazioni del vallo alpino che nel 1943 erano affidate al corpo Guardia alla Frontiera sciolto dopo l'armistizio e non piu’ ricostruito.

 

L'Associazione Nazionale Alpini ritorna a Milano e riprende la sua attività organizzando la prima adunata nazionale del dopoguerra a Bassano del Grappa.

 

1949

La prima delle grandi unità alpine ad essere ricostruita è la Julia, rinata il 15 ottobre come Brigata con sede a Udine al comando del Gen. B. Carlo Cigliana. Composta dall'8° Reggimento Alpini, il Gruppo Artiglieria da Montagna "Belluno" ed un Gruppo Artiglieria Controcarri da 57/50. Verranno in seguito aggiunti: il plotone comando, una Compagnia Genio Pionieri,una Compagnia Collegamenti e il 3° Reggimento Artiglieria da Montagna.

 

1951

Maggio: con il 6° reggimento alpini, il 2° reggimento artiglieria da montagna e un plotone comando, a Bressanone (BZ) inizia la ricostituzione della Brigata Alpina Tridentina, vengono in seguito inquadrate le compagnie: Genio Pionieri, Collegamenti, Sussistenza, il reparto sanità e le unità dei servizi. Comandante della brigata il Generale Domingo Fornara.

1952

Anche la Brigata Taurinense è ricostruita a Torino il 15 aprile con il 4° Reggimento Alpini e il 1° Artiglieria da Montagna, una Compagnia Mista Genio (pionieri e collegamenti) e il Plotone Comando, comandante è il Gen.B. Angelo Corrado. In seguito alcuni reparti della Brigata parteciperanno ad attività addestrative in ambiente NATO, denominati Gruppo Tattico Aviotrasportabile saranno a disposizione della Forza Mobile delle Forze Alleate in Europa.

Maggio: Viene costituito il Comando IV Corpo d'Armata, insediato a Bolzano gia dal maggio del 1945 come IV Comando Militare Territoriale, alle sue dipendenze saranno poste tutte le truppe Alpine.

1 settembre: Cambia l'assetto dei Battaglioni da posizione; denominati: Gruppi di sbarramenti, sbarramenti e opere. Riuniti in Raggruppamenti a livello reggimentale, vengono costituiti 4 Raggruppamenti di frontiera:

 

XI dislocato a Tolmezzo (Udine),

XII a Paluzza (Udine),

XXI a Dobbiaco (Bolzano),

XXII a Bolzano.

 

Nasce una nuova specialità degli Alpini; inquadrato nella Brigata Tridentina viene costituito il primo Plotone Alpini Paracadutisti. Successivamente furono costituiti reparti Paracadutisti anche nelle altre Brigate Alpine.

 

1953

Il 1° gennaio con sede a Merano è costituita la nuova Brigata Alpina Orobica con il Plotone Comando,una Compagnia Genio , il 5° Reggimento Artiglieria da Montagna e il 5° Reggimento Alpini, che inquadrera’ i gloriosi Battaglioni Edolo, Tirano e Morbegno, protagonisti di gesta indimenticabili di eroismo e sacrificio nelle steppe della Russia.

Primo comandante della Brigata il Col. Pietro Farello.

 

Maggio: Nasce una nuova specialità Alpina. Alle unità Collegamenti del Genio è data la denominazione di Trasmissioni e trasformata in specialità autonoma. Conseguentemente nell'ambito delle grandi unità Alpine hanno vita le nuove Compagnie Alpine Trasmissioni e le Compagnie Alpine Genio Pionieri.

 

1° Luglio al comando del Gen. Carlo Ravnich inquadrando il 7° Reggimento Alpini, il 6° Reggimento Artiglieria da Montagna e il Plotone Comando e Trasmissioni si costituisce a Belluno una nuova Brigata Alpina la Cadore, ultima delle 5 grandi unità alpine del dopoguerra.

Saranno in seguito inserite le Compagnie: Genio Pionieri, Trasmissioni, Controcarri e i reparti di supporto logistico.

 

Le divisioni: Cuneense, Pusteria e Alpi Graie non saranno piu ricostruite.

18 ottobre: in seguito alle controversie tra Italia e Jugoslavia sulla sovranità del territorio libero di Trieste, molte unità delle Brigate Alpine vengono preventivamente schierate in Friuli sul confine jugoslavo

 

1954

Causa lo scioglimento del XII Raggruppamento di Frontiera, il IV gruppo di sbarramento, assumendo la denominazione di gruppo sbarramenti “Cadore”, entra nell'organico dell'omonima Brigata.

1957

1° Gennaio: tutti i Raggruppamenti di frontiera sono trasformati in Raggruppamenti Alpini da posizione indipendenti.

In seguito i Gruppi di sbarramento saranno denominati Battaglioni e gli Sbarramenti Compagnie:

- 11° Raggruppamento alpini da posizione:

XII, XIII, XIV, XV, XVI battaglioni alpini da posizione.

- 21° Raggruppamento alpini da posizione:

XXIII, XXIV, XXV battaglioni alpini da posizione.

-22° Raggruppamento alpini da posizione:

XXIX, XXX battaglioni alpini da posizione.

- XIX Battaglione, alpini da posizione "Cadore", autonomo

 

1958

Marzo: Si inaugura a Trento il Museo-Sacrario delle Truppe Alpine, in occasione della 31ª Adunata Nazionale degli Alpini, organizzata per celebrare il 40° anniversario della fine della 1ª Guerra Mondiale.

 

Nelle Brigate Alpine sono inquadrate Sezioni di Aviazione Leggera (SAL) diventando In seguito Reparti Aviazione Leggera (RAL).

 

A 10 anni dalla ricostruzione l'organigramma delle Brigate Alpine è ormai completo e inserito nel contesto di difesa della neonata Reppubblica Italiana, 4 delle 5 Brigate Alpine sono schierate nelle Alpi nord-orientali a presidiare una zona di confine da un'eventuale minaccia delle truppe del Patto di Varsavia.
Le 5 grandi unita sono cosi composte:

 

Brigata Alpina Julia- Udine

- 8° Reggimento Alpini: Btg Tolmezzo, Gemona, Cividale, L'Aquila

- 3° Reggimento Art. Montagna: Gr Belluno, Udine, Conegliano, Osoppo

- Reparto Aviazione Leggera.

- Plotone Paracadutisti.

- Comando delle unità dei servizi.

- Compagnia Genio Pionieri

- Compagnia Trasmissioni.

 

Brigata Alpina Tridentina- Bressanone (BZ)

- 6° Reggimento Alpini: Btg Bassano, Bolzano, Trento

- 2° Reggimento Art. Montagna: Gr Verona, Asiago, Vicenza

- Reparto Aviazione Leggera.

- Plotone Paracadutisti.

- Comando delle unità dei servizi.

- Compagnia Genio Pionieri

- Compagnia Trasmissioni.

 

Brigata Alpina Taurinense- Torino

- 4° Reggimento Alpini: Btg Aosta, Saluzzo, Susa, Mondovi

- 1° Reggimento Art. Montagna: Gr Aosta, Susa, Pinerolo

- Reparto Aviazione Leggera.

- Plotone Paracadutisti.

- Comando delle unità dei servizi.

- Compagnia Genio Pionieri

- Compagnia Trasmissioni.

 

Brigata Alpina Orobica- Merano (BZ)

- 5° Reggimento Alpini: Btg Tirano, Edolo, Morbegno

- 5° Reggimento Art. Montagna: Gr Bergamo, Sondrio, Vestone

- Reparto Aviazione Leggera.

- Plotone Paracadutisti.

- Comando delle unità dei servizi.

- Compagnia Genio Pionieri

- Compagnia Trasmissioni.

 

Brigata Alpina Cadore- Belluno

- 7° Reggimento Alpini: Btg Feltre, Pieve di Cadore, Belluno

- 6° Reggimento Art. Montagna: Gr Lanzo, Pieve di Cadore, Agordo

- Reparto Aviazione Leggera.

- Plotone Paracadutisti.

- Comando delle unità dei servizi.

- Compagnia Genio Pionieri

- Compagnia Trasmissioni.

 

1962

30 Settembre: I 3 Raggruppamenti Alpini da posizione diventano Raggruppamenti Alpini d'arresto, 2 entreranno nell'organico delle Brigate Alpine: il 21° rgpt nella Trindentina, il 22° rgpt. nell'Orobica e l'11° rgpt alle dipendenze del Comando Truppe Carnia Cadore.

 

Fino al 1969 molte unità delle Brigate Alpine sono impiegate in Alto Adige per presidiare infrastutture militari e civili in seguito alle attività terroristiche dei separatisti tirolesi.

 

1963

Ritornano a far parte degli Alpini i Battaglioni "valle".

Dal 1° luglio i battaglioni alpini d'arresto, finora contrassegnati da numeri romani, sono identificati con il nome dei gloriosi Battaglioni che si erano distinti nelle campagne di Grecia e Russia.

 

18 Ottobre: disastro del Vajont. Molte unità delle brigate alpine sono inviate a Longarone in aiuto alla popolazione colpita dalla tragedia. Gli alpini della Brigata Cadore sono tra i primi ad intervenire sul luogo della tragedia, essendo Longarone nel suo territorio di appartenenza.

 

Per l'opera prestata le bandiere del 7° Reggimento Alpini e del 6° Reggimento Artiglieria da Montagna saranno insignite della Medaglia d'Oro al Valor Civile.

 

1964

A seguito di una riforma dell'esercito è modificato l'assetto degli Alpini d'arresto.

 

Vengono sciolti il 21° e il 22° Raggruppamento, i Battaglioni sono ridotti a 5: Val Tagliamento e Val Fella inquadrati nell'11° Raggruppamento alle dipendenze del Comando Truppe Carnia Cadore, il Val Cismon alle dipendenze della Brigata Alpina Cadore, il Val Brenta alla Tridentina e il Val Chiese all'Orobica.

 

I Plotoni Paracadutisti delle Brigate Alpine sono riuniti in un'unica Compagnia con sede a Bolzano alle dirette dipendenze del 4° Corpo d'Armata.

 

1966

Agli inizi di novembre una eccezionale ondata di precipitazioni colpisce l’Italia del nord. Tutte le unità dell'esercito sono allertate per fronteggiare l'emergenza. I reparti delle brigate sono duramente impegnati nelle proprie zone ad arginare gli effetti delle alluvioni e al ripristino della viabilità. Alla fine delle operazioni alcune unita saranno insignite di onoreficienze al valor civile. L'ottima organizzazione logistica, i mezzi in dotazione e la loro indipendenza operativa rendono i reparti delle Brigate Alpine ideali per operazioni di soccorso e protezione civile in ambiente montano

 

1968

2 Novembre: Il fiume Tanaro sommerge la periferia di Asti e a Biella un'alluvione spazza via interi fabbricati.

I reparti della Taurinense partecipano ai soccorsi.

 

1973

Gennaio: Il Comando IV Corpo d'Armata diventa IV Corpo d'Armata Alpino. Con la ristrutturazione del 1975 muterà ancora denominazione in Comando 4° Corpo d'Armata Alpino

 

1975

Ottobre : per effetto della nuova ristrutturazione dell'Esercito Italiano le truppe alpine acquisiscono sostanziali modifiche.

 

Viene abolito il livello reggimentale, i Battaglioni Alpini passano alle dirette dipendenze delle Brigate. Le bandiere dei celebri Reggimenti sono trasferite ai Battaglioni.

 

Novembre: Alle dirette dipendenze del 4° Corpo d’Armata Alpino vengono costituiti due battaglioni del Genio, un battaglione Trasmissioni, un gruppo Artiglieria e un Autogruppo. A Trento, per trasformazione del preesistente 14° Battaglione Genio Pionieri, nasce il 4° Battaglione Genio Pionieri per Truppe Alpine “Orta", ereditando le tradizioni del 4° Reggimento Genio (costituito a Verona nel Novembre del 1926).

 

A Bolzano nasce il 2° Battaglione Genio Minatori “Iseo”, ereditando le tradizioni del 2° Reggimento Genio (costituito sempre a Bolzano nell' aprile del 1954), nel 1976 sarà dotato di cappello alpino e ridenominato Battaglione Genio Alpino "iseo".

 

Sempre a Bolzano, il IV Battaglione Trasmissioni di Corpo d’Armata viene denominato 4° Battaglione Trasmissioni “Gardena” ed eredita le tradizioni del 2° Reggimento Radiotelegrafisti.

Il 22 gennaio 1976 riceverà il cappello alpino.

 

Viene costituito a Bolzano, con personale del disciolto IV Autogruppo di C.A., il 4° Autogruppo di Corpo d’Armata “Claudia”. A Trento il IV Gruppo Specialisti Artiglieria di Corpo di Armata indossa il copricapo delle truppe Alpine, e assume la denominazione di 4° Gruppo Spec.Artiglieria “Bondone”. In seguito saranno costituiti i Battaglioni logistici che andranno a sostituire i Raggruppamenti Servizi delle Brigate.

 

1976

20 Gennaio: Tutte le Sezioni Aerei Leggeri delle Brigate alpine sono riunite per costituire il 4° Raggruppamento Aviazione Leggera dell'Esercito Altair con sede a Bolzano alle dipendenze del 4° Corpo d'Armata Alpino.

 

Il 6 maggio alle ore 21,10' una violenta scossa di terremoto sconvolge il Friuli Venezia Giulia. Gli Alpini della julia, anch'essi duramente colpiti dal sisma (28 alpini vittime del crollo della caserma Goi Pantanali a Gemona) prestarono i primi soccorsi alla popolazione scavando nelle macerie e occupandosi dei feriti. Nei giorni a seguire i Battagloni e le Compagnie del Genio con altri reparti delle brigate alpine furono mobilitati con uomini e mezzi per fronteggiare l'emergenza. Per la ricostruzione prestarono la loro opera gratuita anche 15.000 Penne Nere in congedo dell'Associazione Nazionale Alpini. L'anno dopo la Brigata Alpina Julia fu insignita della medaglia d'Oro al Valor Civile con la seguente motivazione:

 

Unità tragicamente e duramente colpita negli uomini e nelle infrastrutture dal rovinoso terremoto del 6 maggio 1976, iniziava con prontezza instancabile ed efficace opera di soccorso a favore delle popolazioni del Friuli e della Carnia devastate, con gli stessi reparti che, toccati dalla calamità, avevano già versato un contributo di sangue. Continuava nella sua azione con generoso slancio e profondo impegno, fornendo ogni possibile sostegno ai sinistrati, in fraterna ed incondizionata dedizione. Fulgido esempio di virtù militari e di altissimo senso di abnegazione”.

-Decreto Ministro degli Interni, 4 giugno 1977-.

 

1977

Gennaio - La composizione delle truppe alpine al termine della ristrutturazione:

 

4° Corpo d'armata Alpino-  Bolzano

Quartier Generale

Compagnia Alpini Paracadutisti

4° Autogruppo - Claudia

2° Battaglione Genio Minatori - Iseo

4° Battaglione Genio Pionieri - Orta

4° Battaglione Trasmissioni - Gardena

4° Gruppo Specialisti Artiglieria - Bondone

10° Gruppo Artiglieria da Campagna smv. - Avisio

4° Reggimento Artiglieria Pesante Campale

3° Gruppo Squadroni cor. - Savoia Cavalleria

7° Battaglione Carabinieri cor. - M.O. Petruccelli

4° Raggruppamento Aviazione Leggera ALE - Altair

7a Compagnia Trasmissioni

4° Reparto RRR (Rifornimento, Recuperi, Riparazioni)

 

Brigata Alpina Cadore - Belluno

Reparto Comando e Trasmissioni

Battaglione Logistico

Compagnia Genio Pionieri

Compagnia Controcarri

Gruppo Artiglieria da Montagna - Agordo

Gruppo Artiglieria da Montagna - Lanzo

Battaglione Alpini - Belluno

Battaglione Alpini - Pieve di Cadore

Battaglione Alpini – Feltre

 

Brigata Alpina Julia - Udine

Reparto Comando e Trasmissioni

Battaglione Logistico

Compagnia Genio Pionieri

Compagnia Controcarri

Gruppo Artiglieria da Montagna - Belluno

Gruppo Artiglieria da Montagna - Conegliano

Gruppo Artiglieria da Montagna - Udine

Battaglione Alpini - Gemona

Battaglione Alpini - Cividale

Battaglione Alpini - Vicenza

Battaglione Alpini - Tolmezzo

Battaglione Alpini - L’Aquila

Battaglione Alpini d’arresto - Val Tagliamento

 

Brigata Alpina Orobica - Merano

Reparto Comando e Trasmissioni

Battaglione Logistico

Compagnia Genio Pionieri

Compagnia Controcarri

Gruppo Artiglieria da Montagna - Bergamo

Gruppo Artiglieria da Montagna - Sondrio

Battaglione Alpini - Morbegno

Battaglione Alpini - Tirano

Battaglione Alpini - Edolo

Battaglione Alpini d’arresto - Val Chiese

 

Brigata Alpina Taurinense - Torino

Reparto Comando e Trasmissioni

Battaglione Logistico

Compagnia Genio Pionieri

Compagnia Controcarri

Gruppo Artiglieria da Montagna - Aosta

Gruppo Artiglieria da Montagna - Pinerolo

Battaglione Alpini - Mondovì

Battaglione Alpini - Saluzzo

Battaglione Alpini - Susa

 

Brigata Alpina Tridentina - Bressanone

Reparto Comando e Trasmissioni

Battaglione Logistico

Compagnia Genio Pionieri

Compagnia Controcarri

Gruppo Artiglieria da Montagna - Asiago

Gruppo Artiglieria da Montagna - Vicenza

Battaglione Alpini - Bassano

Battaglione Alpini - Bolzano

Battaglione Alpini - Trento

Battaglione Alpini d’arresto - Val Brenta

 

1979

Luglio: il Battaglione Alpini d'Arresto Val Chiese della Brigata Orobica viene ridotto a quadro, ad eccezione della 253a Compagnia, che ridenominata 253a Compagnia Alpini d'Arresto Val Chiese è posta alle dipendenze del Btg. Alpini d’ arresto Val Brenta.

 

In occasione del 1° concorso Cori Alpini alle armi si formano i Cori delle Brigate Alpine. Insieme alle già esistenti Fanfare di Brigata, con un repertorio non solo alpino ma anche popolare e classico, contribuiranno a far conoscere la tradizione alpina con concerti ed esibizioni in Italia e all'estero.

 

1980

23 novembre: Terremoto in Irpinia.

Il 4° Corpo d'Armata invia nelle zone colpite dal sisma vari reparti dei Battaglioni: Tirano, Morbegno, L’Aquila, Feltre, Cividale, Saluzzo, Btg Genio Orta, 4° Btg Trasmissioni Gardena.

 

1982

Il 4° Autogruppo di Corpo d'Armata Claudia e il 4° Reparto RRR alle dipendenze del 4° C.d.A. Alpino, confluiscono in un unico Battaglione denominato 24° Battaglione Logistico di Manovra Dolomiti.

 

1985

Val di Stava Trento, il 19 luglio cedono gli argini dei bacini della miniera di Prestavel, una massa di fango e acqua travolge il paese di Stava.

 

I reparti del 4° C.d.A. di stanza nelle città di Trento e Bolzano insieme ai Vigili del Fuoco Volontari, realtà delle valli trentine, sono i primi ad intervenire. Per il recupero delle salme e le operazioni di sgombero verranno impiegati circa 4.000 Alpini.

 

1986

Agosto: Il Battaglione Alpini d'Arresto Val Brenta è ridotto a quadro, rimane attiva la 262a cp. Alp. arr.che ne assume il nome.

 

Scompare la 253a cp. Alp. arr. residuo del glorioso Battaglione Val Chiese alle dipendenze del Val Brenta dal luglio 1979.

 

Tutte le Compagnie e i Battaglioni Genio Pionieri sono trasformate in Genio Guastatori.

 

1987

Luglio: Alluvione in Valtellina. Le penne nere, affiancate dalle squadre della Protezione Civile dell'Associazione Nazionale Alpini di nuova costituzione, sono impegnate in interventi di soccorso, assistenza alla popolazione e ripristino della viabilita’.

 

1989

9 Novembre, caduta del muro di Berlino. Atto finale che sancisce la fine dell'influenza politica e militare della Russia nei paesi dell'est Europa. Imponenti manifestazioni popolari portarono a libere elezioni determinando il distacco di tali paesi dal patto di Varsavia, sciolto definitivamente il primo luglio del 1991, alla fine dello stesso anno anche l'Unione sovietica si divise in quindici stati indipendenti.

 

La fine del Patto di Varsavia muta l'assetto difensivo dei paesi NATO, per le unità dell'Esercito Italiano a presidio del confine nord orientale inizia la fase di riduzione.

 

Vengono sciolti i Gruppi Artiglieria da Montagna Belluno (in forza alla Julia) e Sondrio (in forza all'Orobica).

 

1990

In marzo con lo scioglimento del Battaglione logistico inizia il riordinamento riduttivo della Brigata Orobica.

 

La Compagnia Alpini Paracadutisti prende il nome di Compagnia Alpini Paracadutisti Monte Cervino divenendo erede delle tradizioni acquisite dal battaglione omonimo.

 

1991

Alla luce degli avvenimenti nell'est Europa inizia una nuova ristrutturazione dell'Esercito Italiano, é ripristinato il livello reggimentale.

 

I Reggimenti saranno ricostruiti sulla base di un solo Battaglione o Gruppo.

I primi ad essere costituiti in via sperimentale sono:

 

Reggimento Alpini Belluno (Brigata Cadore),

Reggimento Alpini l'Aquila(Brigata Julia)

Reggimento Artiglieria da Montagna Aosta (Taurinense).

 

Marzo: vengono soppressi i Gruppi Artiglieria da Montagna Pinerolo della Taurinense e Agordo della Cadore.

 

Il 27 luglio viene sciolta la Brigata Alpina Orobica.

 

Scompare definitivamente il glorioso Battaglione Alpini Tirano, il Battaglione addestramento reclute Edolo e il Battaglione Alpini Morbegno con il Gruppo Art. Mon. Bergamo sono posti alle dipendenze della Tridentina in seno alla quale è soppresso il Gruppo Art. Mon. Asiago mentre il Gruppo Art. Mon. Vicenza passa alle dirette dipendenze del 4° Corpo d’Armata alpino, ricevendo un nuovo armamento, sara ridenominato Gruppo Artiglieria Pesante Campale Vicenza.

 

Il Gruppo Art. Mon. Udine, alle dipendenze della Brigata Julia, assume la fisionomia di Gruppo Artiglieria Controaerei Udine

 

1992

Terminata la fase sperimentale vengono costituiti i nuovi Reggimenti Alpini:

 

Brigata Alpina Cadore

7°   Reggimento Alpini (base Battaglione Feltre)

12° Reggimento Alpini (base Battaglione Pieve di Cadore)

16° Reggimento Alpini (base Battaglione Belluno)

6°   Reggimento Artiglieria da Montagna (base Gruppo Lanzo)

 

Brigata Alpina Julia

8°   Reggimento Alpini (base Battaglione Gemona)

9°   Reggimento Alpini (base Battaglione L'Aquila)

14° Reggimento Alpini (base Battaglione Tolmezzo)

15° Reggimento Alpini (base Battaglione Cividale)

3°   Reggimento Artiglieria da Montagna (base Gruppo Conegliano)

 

Brigata Alpina Taurinense

2°   Reggimento Alpini (base Battaglione Saluzzo)

3°   Reggimento Alpini (base Battaglione Susa)

1°   Reggimento Artiglieria da Montagna (base Gruppo Aosta)

 

Brigata Alpina Tridentina

5°   Reggimento Alpini (base Battaglione Morbegno)

11° Reggimento Alpini (base Battaglione Trento)

5°   Reggimento Artiglieria da Montagna (base Gruppo Bergamo)

 

Alle dipendenze del 4° Corpo d'Armata sono costituiti:

 

2° Reggimento Artiglieria Pesante Campale (base Gruppo Vicenza), inquadrando i resti del disciolto 4° gruppo specialisti d'artiglieria Bondone.

 

2° Reggimento Trasmissioni (base 4° Btg Trasmissioni Gardena).

 

I Reparti Comando e Trasmissioni delle Brigate Alpine assumono la denominazione di Reparto Comando e Supporti Tattici, inquadrando le Compagnie Comando e Servizi, Trasmissioni e Genio Guastatori.

 

Settembre: sono soppressi il Battaglione Alpini d'Arresto Val Tagliamento della Julia e la 262a compagnia Alpini d’Arresto Val Brenta della Tridentina.

Se ne vanno cosi’ gli ultimi reparti posti a presidio delle fortificazioni del vallo alpino.

 

Sciolte le compagnie Controcarro della Taurinense e della Tridentina.

 

1993

Marzo: reparti della Taurinense, e in seguito anche della Julia, per un totale di 1.030 uomini sono in Mozambico, impegnati nella Missione ONU "Albatros", fino all'aprile dell'anno successivo.

 

Agosto Inizia l'operazione "Testuggine", reparti della Julia sono occupati nella sorveglianza del confine italo - sloveno causa gli avvenimenti nella ex Jugoslavia,l'operazione terminerà nel febbraio 1995

 

Ottobre: A Trento il 4° Battaglione Genio Pionieri Orta è elevato al rango di Reggimento costituendo il 1° Reggimento Genio Pionieri Alpino, alle dirette dipendenze del 4° C.d'A

 

Settembre: Gli alpini perdono una delle loro celebri caratteristiche: il Mulo, a Belluno sono posti all'asta gli ultimi 23 quadrupedi. Scompare cosi un elemento che ha fatto non solo la storia ma anche la leggenda delle Penne Nere

 

1994

Con le operazioni "Vespri Siciliani" e "Riace" le truppe alpine sono impiegate nelle regioni dell'Italia meridionale con funzioni di polizia operando al controllo del territorio e vigilanza di obiettivi di particolare interesse, per far fronte alla minaccia della malavita organizzata.

Nel novembre il 4° Corpo d'Armata Alpino diede il suo contributo per alleviare i disagi conseguenti un alluvione che colpisce il Piemonte.

 

1995

Causa il calo demografico e l'opportunità per le nuove leve di prestare servizio civile si devono operare altre riduzioni ai reparti delle brigate alpine.

 

Sono soppressi: il 6° Reggimento Artiglieria da Montagna Gr. Lanzo (Brigata Alpina Cadore), il 15° Reggimento Alpini Btg Cividale e il Gruppo Artiglieria Contraerei Leggera Udine (Brigata Alpina Julia).

 

Il 2° Battaglione Genio Guastatori Alpini Iseo è rinominato 2° Reggimento Genio Guastatori, inquadrando i resti del disciolto 1° Reggimento Genio Alpino Orta, con sede a Trento, sarà posto alle dipendenze della Julia.

 

Le Brigate Jula e Taurinense venivano insignite della Croce d'Oro al Merito dell'Esercito alle Bandiere di Guerra del 3° Rgt. (Taurinense) e 15° Rgt. Alpini (Julia). Una Croce d'Argento al Merito di Guerra alle Bandiere di Guerra dell'8° e 14° Rgt. della Julia e una Croce di Bronzo al Merito dell'Esercito alle Bandiere di Guerra dei Battaglioni Logistici della Taurinense e della Julia, nonchè una Croce d'Argento al Merito dell'Esercito alle Bandiere di Guerra al 4° Rgt. Aves Altair, che era di supporto al 4° Corpo d'Armata Alpino.

 

I reggimenti alpini iniziano gli avvicendamenti nel teatro balcanico, in Bosnia, Kosovo ed Albania, inquadrati nelle diverse forze di pace dell'Alleanza Atlantica. Le operazioni nei Balcani termineranno nel 2004.

 

Viene elevata a livello di Battaglione la Compagnia Paracadutisti Monte Cervino, ricevendo in eredità l'onore e la storia del glorioso Battaglione Sciatori Monte Cervino

 

1996

A Udine è soppresso il Btg Addestramento Reclute Vicenza della Julia
Luglio: La Compagnia Alpini Paracadutisti Monte Cervino è elevata al rango di Battaglione diventando cosi’ il Battaglione Alpini Paracadutisti Monte Cervino.

 

1997

10 gennaio: Con una solenne cerimonia nella piazza dei Martiri di Belluno viene sciolta la Brigata Alpina Cadore, sono soppressi il 12° Rgt Alpini, il Reparto Comando e supporti tattici e il Battaglione Logistico. Passano alle dipendenze della Brigata Alpina Julia il 7° Rgt Alpini e il 16° Rgt. Il 9° Rgt alpini gia ‘della Julia, è ceduto alla Taurinense .

 

E' soppresso il Battaglione Addestramento Reclute Mondovì.

 

Con l'attuazione del Nuovo Modello di Difesa il Comando 4° Corpo d'Armata Alpino e trasformato in Comando Truppe Alpine (COMALP) mantenendo alle dipendenze le Brigate Alpine, il 6°Rgt Alpini, il Battaglione Alpini Paracadutisti e il Centro Addestramento di Aosta.

Il 3° Rgt. Alpini della Taurinense veniva inviato a Sarajevo a condurre l'operazione "Constant Guard". Qualche mese dopo veniva rilevato  dal 14° Rgt. Alpini della Julia

 

9 luglio: per una esplosione accidentale muore l'Alpino Diego Vaira dell'Ospedale da Campo della Brigata Taurinense a Valona (Albania) durante la missione "Alba"

 

1998

Marzo: il B.A.R. Edolo, della Tridentina, diviene 18° Reggimento Addestramento Reclute, il 16° Reggimento Alpini Belluno, della Julia, viene trasformato in Centro di incorporazione leva, passando entrambi alle dipendenze del Comando Truppe Alpine.

 

1999 Settembre: approvato dal Consiglio dei Ministri il Disegno di legge per la riforma del servizio militare, SPARISCE LA LEVA OBBLIGATORIA.
2000

Per le mutate condizioni geopolitiche internazionali inizia una riforma dell'Esercito Italiano da impostare su un concetto di sicurezza più che di difesa con reparti snelli, prontamente operativi e di qualità, da impiegarsi in operazioni interforze in ambito ONU e NATO.

Viene istituito il servizio militare professionale che con un graduale inserimento di volontari porterà alla fine della leva obbligatoria in sei anni.

 

2001

Maggio: Con lo scioglimento del 5° reggimento artiglieria da montagna (gruppo Bergamo) e la Compagnia Genio Guastatori, inizia il riordinamento riduttivo della Brigata Tridentina.

 

Sciolto il Battaglione Logistico della Taurinense, che passa alle dirette dipendenze del 1° Reggimento di manovra

 

Gli Alpini sono presenti nelle operazioni militari in Bosnia, Kossovo e Albania con il 14° e 7° Rgt. Alpini della Julia, il 1° Rgt. Art, da Montagna, il 3° Rgt. Alpini della Taurinense e il 5° Rgt. Alpini della Tridentina

 

Il 19 ottobre gli Alpini dimostrano il loro valore e la loro abilità nella famosa Cambrian March Patrol in Gran Bretagna classificandosi al 1° posto con una Pattuglia della Julia sbaragliando gli avversari.

 

9 agosto: cadono Kosovo a Marines il Primo Caporal Maggiore Fioretti Giuseppe e il Caporal Maggiore De Nigro dino Paolo.

 

2002

Per la Taurinense e la Julia inizia la preparazione alla missione "Isaf" in Afghanistan nell'ambito delle varie operazioni ONU e NATO. Reparti di Fanteria, Artiglieria, Genio Guastatori e Paracadutisti delle truppe Alpine dovranno registrare altre  Penne Nere cadute in missioni di pace.

 

Alle dipendenze della Brigata Alpina Taurinense, sulla base del 2° battaglione del reggimento genio ferrovieri, è ricostituito a Torino il 32° battaglione Genio Guastatori Alpini ,inquadrando la compagnia genio della brigata, sarà erede del glorioso XXXII battaglione guastatori del genio che partecipo’ alla guerra d'Africa nel 1941.

 

La Tridentina conclude il suo riordinamento cedendo il 5° reggimento alpini (battaglione Morbegno) alla Brigata Alpina Julia.

 

Passano alla diretta dipendenza del COMALP l'11° reggimento alpini (battaglione Trento) in seguito disciolto e il 6° reggimento alpini (battaglione Bassano) posto a comando delle aree addestrative del Trentino Alto Adige.

 

31 dicembre: La Brigata Alpina Tridentina è ufficialmente sciolta

 

Un nuova Pattuglia della Julia  ribadendo, se ve ne fosse il bisogno, l'alto grado di addestramento raggiunto, riconquista il primo posto alla Cambrian March Patrol.

 

2003

Gennaio: La Tridentina è ricostituita a livello di Divisione e trasferita a Bolzano alle dipendenze del Comando Truppe Alpine come Comando di proiezione, senza forze assegnate in tempo di pace. Può essere ricomposta e ridislocata in caso di esigenze nazionali e internazionali.

 

Reparti di Ranger del Battaglione Alpini Paracadutisti Monte Cervino ( unici nell'Esercito Italiano con tale qualifica) iniziano l'avvicendamento nell'ambito dell'operazione "Antica Babilonia" in Iraq.

 

2004

Agosto. è anticipata al 1° gennaio 2005 la sospensione del servizio di leva obbligatorio, inizialmente prevista per il 2007, vengono cosi’ sciolti i Reggimenti Addestramento Reclute 16° Belluno e 18° Edolo.

 

Per la sempre maggiore richiesta di soldati qualificati da impiegare nelle missioni internazionali, nelle truppe alpine sono creati due nuovi Reggimenti.

 

Alle dipendenze del Comando Truppe Alpine è ricostituito a Bolzano il 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, assorbendo il Battaglione Monte Cervino riceve la bandiera di guerra del 4° Alpini sciolto nel 1976.

 

Il 32° battaglione Genio Guastatori Alpini della Taurinense diventa 32° Reggimento Genio Guastatori Alpini.

 

14 luglio: Cade a Nassirya in Iraq il Sergente Casagrande Davide del Btg. Paracadutisti Monte Cervino.

 

2005

Ennesima soppressione di reparti Alpini. In seno alla Julia viene sciolto il 14° Reggimento Alpini.

 

2006

La composizione delle Truppe Alpine è la seguente:

 

Comando Truppe Alpine - Bolzano

4° Rgt. Alpini Paracadutisti Monte Cervino - Bolzano

6° Rgt. Alpini - S. Candido (BZ)

Centro Addestramento Alpino - Aosta

Comando Divisione Tridentina - Bolzano

 

Brigata Alpina Taurinense - Torino

2° Rgt. Alpini - Borgo S. Dalmazzo (CN)

3° Rgt. Alpini - Pinerolo (TO)

9° Rgt: Alpini - L'Aquila

1° Rgt. Artiglieria Terrestre - Fossano (CN)

32° Rgt. Genio Guastatori Alpini - Torino

Reparto Comando e Supporti Tattici - Torino

1° Rgt. Nizza Cavalleria - Pinerolo (TO)

 

Brigata Alpina Julia - Udine

5° Rgt. Alpini - Vipiteno (BZ)

7° Rgt. Alpini - Belluno

8° Rgt. Alpini - Cividale del Friuli (UD)

3° Rgt. Artiglieria Terrestre - Tolmezzo (UD)

2° Rgt. Genio Guastatori - Trento

Reparto Comando e Supporti Tattici - Udine

 

Altri Reparti non appartenenti al COMTA

24° Rgt. Logistico di Manovra Dolomiti - Merano (BZ)

2° Rgt. Trasmissioni Gardena - Bolzano

2° Rgt. Art. Terrestre Vicenza - Trento

 

Questo anno sarà segnato dal sacrificio di ben 5 Alpini della Brigata Taurinense in missione di pace  a Kabul in Afghanistan:

 

Il 5 maggio cadono a Kabul  il Tenente Mario Fiorito del 2° Rgt. Alpini ed il Maresciallo Ordinario Polsinelli Luca del 9° Rgt. Alpini.

 

19 settembre: cade a Kabul in Afghanistan il Caporal Maggiore Orlando Giuseppe del 2° Rgt. Alpini.

 

26 settembre: Cade a Kabul il Caporal Maggiore Langella Giorgio del 2° Rgt. Alpini.

 

30 settembre: cade a Kabul il Caporal Maggiore Cardella Vincenzo del 2° Rgt. Alpini.

 

2009  il 15 ottobre cade a Herat in Afghanistano il Primo Caporal Maggiore Ponziano Rosario del 4° Rgt. Alpini Paracadutisti Monte Cervino.
2010

Il 9 ottobre un ordigno artigianale colpisce duramente il 7° Rgt. Alpini facendo saltare in aria un veicolo blindato Lince. Sono 4 Caporal Maggiori delle Penne Nere che a bordo di esso perderanno la vita: Ville Sebastiano, Vannozzi Francesco, Manca Gianmarco, Pedone Marco

Il 31 dicembre a Būjī in Afganistan viene ucciso il Caporal Maggiore Matteo Miotto, Alpino del 7° Rgt. Alpini di Belluno.

2011

il 4° Rgt. Alpini Paracadutisti Monte Cervino, cambia la propria sede da Bolzano a Montorio Veronese

 

18 gennaio: perde la vita a Bala Morghab il Caporal Maggiore del 8° Rgt. Alpini Luca Sanna.

Il Generale Biagio Abrate, già Comandante della Brigata Taurinese, assume l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa. Eì il primo Generale Alpino a ricoprire questo prestigioso ruolo.

 

 

Il 28 febbraio è la volta del Tenente Ranzani Masssimo del 5 Rgt, Alpini a dover perire nella zona di Shindand per l'esplosione di uno IED.

 

Il 6 dicembre il Generale di Corpo d'Armata Claudio Graziano, già Comandante della missione in Mozambico e Della Brigata Taurinense, viene nominato Capo di Stato Maggiore dell'Esercito

 

2012 Anche in quest'anno gli Alpini hanno dovuto registrare la perdita, avvenuta il 25 ottobre, del Caporale Chierotti Tiziano del 2° Rgt. Alpini

 

2013

Il 30 Gennaio il Generale di Corpo d?Armata Biagio Abrate lascia l'incarico di Capo di Stato Maggiore della Difesa

 

2014

1 luglio: il 4° Rgt. Alpini Paracadutisti Monte Cervino, cambia la dipendenza dal Comando Truppe Alpine al Comando Forze Speciali Esercito che è alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore dell'Esercito

 

4 novembre: l'Alpino paracadutista Caporal Maggiore Capo Andrea Adorno ha ricevuto dalle mani del Presidente dello Repubblica, la Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Andrea Adorno è il primo graduato dell'Esercito Italiano, vivente ed in servizio, a ricevere la Medaglia d'Oro al Valor Militare

 

Il 16 settembre il Generale di Corpo D'Armata Alberto Primicerj Lascia il Comando delle Truppe Alpine al Generale di Divisione Felice Bonato per assumere il comando delle Forze Operative Terrestri

 

Il 24 dicembre il Generale di Corpo d'Armata Claudio Graziano viene designato Capo di Stato Maggiore della Difesa.

2015

Il 28 febbraio il Generale Graziano lascerà il suo incarico di Capo di Stato Maggiore dell'Esercito  per assumere il nuovo compito di Capo di Stato Maggiore della Difesa. 

 

L'attuale organizzazione delle Truppe Alpine è la seguente:

 

Comando Truppe Alpine  (Bolzano)

 

Divisione Tridentina  (Bolzano)

  • Reparto Comando e supporti tattici "Tridentina" (Bolzano)

Centro Addestramento Alpino (Aosta)

  • Raggruppamento addestrativo (Aosta, La Thuille)

  • Reparto attività sportive

Brigata Alpina Taurinense (Torino)

  • Reparto comando e supporti tattici "Taurinense" (Torino)

  • 2° Rgt. Alpini (San Rocco di Cuneo)

  • 3° Rgt. Alpini (Pinerolo, Oulx)

  • 9° Rgt. Alpini (L'Aquila)

  • 1° Rgt. Nizza Cavalleria (Bellinzago Novarese)

  • 1° Rgt. Artiglieria Terrestre (Montagna) (Fossano)

  • 32° Rgt. Genio Guastatori Alpino (Torino)

  • 1° Rgt. di Manovra (Rivoli Torinese)

Brigata Alpina Julia (Udine)

  • Reparto comando e supporti tattici "Julia" (Udine)

  • 5° Rgt. Alpini (Vipiteno)

  • 7° Rgt. Alpini (Belluno)

  • 8° Rgt. Alpini (Cividale del Friuli, Venzone)

  • 3° Rgt. Artiglieria Terrestre (Montagna) (Tolmezzo)

  • Reggimento Piemonte Cavalleria (Trieste)

  • 2° Rgt. Genio Guastatori Alpino (Trento)

  • 24° Rgt. di Manovra (Merano

Reparti Alpini dipendenti da altri comandi

 

Comando Artiglieria (Bracciano)

  • 2° Rgt. Artiglieria Terrestre "Vicenza" (Trento)

Comando Trasm. e Informazioni dell'Esercito Brigata Trasmissioni (Anzio)

  • 2° Rgt. Trasmissioni Alpino (Bolzano)

Comando Forze Speciali dell'Esercito (Pisa)

  • 4° Rgt. Alpini Paracadutisti (Rangers) "M. Cervino" (Montorio Veronese)

 

 

 

 

     
     

 

 

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Ultimo aggiornamento 28 gennaio 2015